
March 2019 Core Update, l’aggiornamento di Google di Marzo 2019: in che cosa consiste?
Ben ritrovati a un nuovo approfondimento di Monster4D sul mondo del web marketing e della SEO.
La SEO non è un mestiere per deboli di cuore: ogni tanto avvengono cambiamenti piuttosto consistenti sui motori di ricerca che fanno venire il batticuore ai professionisti del settore.
Google ha confermato il rilascio di un update core il 12 marzo 2019. Il nome ufficiale dell’aggiornamento è March 2019 Core Update (scelto per chiarire a quale update facciamo riferimento, visto che i webmaster amano distinguere gli aggiornamenti per nome). Il roll out potrebbe durare una settimana o più.
Inizialmente si era parlato di una sorta di “Florida 2” siccome gli effetti si erano visti dopo una conferenza in Florida, come era avvenuto con un update nel 2003: questa interpretazione è stata smentita da Google. Attualmente, March si pone come terzo più consistente aggiornamento da quando Google ha preso a informare il pubblico dei propri update.
This week, we released a broad core algorithm update, as we do several times per year. Our guidance about such updates remains as we’ve covered before. Please see these tweets for more about that:https://t.co/uPlEdSLHoXhttps://t.co/tmfQkhdjPL
— Google SearchLiaison (@searchliaison) 13 marzo 2019
March 2019 core Update: quali siti ha coinvolto?
Seoroundtable ha riscontrato avanzate fluttuazioni il 20, 21 e 22 marzo. L’osservatorio di Seozoom, tra gli altri, conferma attività di alta variabilità sulle serp proprio attorno al 20 marzo.
Semrush ha rilevato una variazione nelle serp protratta in tutto il mese di marzo. Alcuni sostengono che possa avere a che fare con il profilo dei link, che una sovra ottimizzazione delle ancore stia ora portando a un calo del ranking.
Semrush ha rilevato anche un incremento nell’attività dei bot nei giorni precedenti il roll out, il che potrebbe far pensare a una super-attenzione dei crawler in vista del rilascio.
March 2019 Core Update: un “antidoto” al Medic Update di agosto?
È comprensibile come ci sia un po’ di panico tra gli addetti al settore quando notano che i propri siti vanno su e giù senza aver fatto apparentemente niente (per i portali che monetizzano con il traffico organico significa molti soldi in più o in meno, a seconda dei casi).
Negli occhi di tutti ci sono ancora i grafici delle voluminose fluttuazioni delle serp del Medic Update che colpì molti settori (in particolare attinenti a salute e benessere) lo scorso agosto, ma Google ha chiarito che March 2019 Core Update:
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non ha nulla a che fare con l’update Florida del 2003
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che il Medic Update era ingiustamente ritenuto focalizzato sul settore benessere, mentre agiva in maniera trasversale a tutti i settori
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che questo e i precedenti update non hanno nulla a che vedere con il neural matching ( i metodi dell’intelligenza artificiale per aiutare Google a collegare parole con concetti)
Un’analisi riportata da Searchmetrics suggerisce che gli algoritmi di Google potrebbero avere incrementato il peso dei segnali degli utenti nella valutazione del ranking (tempo di permanenza, bounce rate…). Al contempo, un’analisi di Sistrix rileva che, tra gli intervistati, il 75% dei vincitori di oggi erano stati penalizzati dai precedenti algoritmi.
Il Medic Update sembrava colpire tutti quei settori YMYL (Your Money Your Life) nei quali i fattori di Esperienza, Autorevolezza e Fiducia (E-A-T) si rivelavano cruciali nelle linee guida dei quality raters. Rispetto ad agosto 2018, questo update sembra colpire in maniera più marcata differenti categorie: GSQi parla di movimenti che interessano ecommerce, siti di news, giochi, guide ecc.
Personalmente, non ho visto siti perdere di traffico dopo questo update, anzi, alcuni sostengono che stia agendo come un “contro-Medic Update” per pareggiare i conti dopo il massacro prodotto la scorsa estate. L’impressione generale è che per certi versi stia lavorando per resettare, almeno in parte e in certi ambiti, l’influenza del Medic Update, ma sicuramente non è vero per TUTTI i portali. Più che un annullamento dei precedenti effetti, sembra essere un effetto secondario della ridefinizione degli algoritmi. Il sondaggio di SearchEngineLand afferma che circa il 60% di oltre 300 intervistati ha visto un ripristino del ranking perso in precedenza.
La possibilità che sia stato resettato entro certi limiti è plausibile, durante questo hangout John Mueller afferma che in certi casi Google si accorge di essersi spinta troppo oltre e provvede a tornare un po’ indietro (minuto 20.04).
Come reagire se hai perso posizionamento dopo March 2019 Core Update
Cosa devi fare se hai perso posizioni sulle serp con il Google March Update?
Non esistono processi ai quali puoi chiaramente indirizzarti per fixare eventuali cali di ranking: Google esorta appunto a non pensare a specifici fattori da correggere quanto a migliorare i portali nel proprio complesso per offrire una eccellente esperienza informativa agli utenti.
In questi casi, i suggerimenti che si danno sono:
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non farsi prendere dal panico, attendere qualche giorno per vedere se la situazione si stabilizza e a quale livello (per evitare di mettere a punto correzioni non ottimali con il senno del poi)
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lavorare sui contenuti di qualità: tendenzialmente è un atteggiamento che premia, sia lato utente che per il gradimento dei motori di ricerca (anche se purtroppo, come abbiamo visto, non è né una regola fissa né una panacea per tutti i mali)
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lavorare sul migliorare l’esperienza di navigazione dei propri utenti: questi update possono ricordarci di quanto sia importante lavorare per rimuovere difficoltà di caricamento, pop up troppo invasivi e tutto ciò che può inficiare il gradimento delle persone
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puntare sull’esperienza degli autori coinvolti nel blog: pensiamo ai siti medici che possono giovare dalla reputazione affidabile dei propri autori, resa manifesta da menzioni da parte di terzi, pubblicazioni cartacee, link ecc.
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pensare a migliorare il profilo dei backlink per assicurarsi segnali che attestino rilevanza e autorevolezza nel proprio ambito.
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pregare
Al momento la partita è ancora in corso e dobbiamo monitorare la situazione nelle prossime settimane per trarre delle conclusioni motivate.
Sudare per produrre il miglior contenuto possibile e un’autorità di brand largamente riconosciuta è il suggerimento evergreen che non passa mai di moda da update in update, perché è quello che cercano le persone e che i motori di ricerca sembrano gradire.
E tu che cosa ne pensi? Parliamone qua sotto!
