
Marketing degli sconti o marketing relazionale?
Una volta gli sconti accadevano solamente due volte l’anno. Oggi invece, che si tratti di black friday, sconti promozionali o sconti stagionali, abbiamo sconti e promozioni tutto l’anno.
Questo è quanto è accaduto dopo la profonda recessione che ha colpito l’Italia nel 2011 oltre ad aver ben appreso la logica americana “business sale”.
Ma non solo.
In un mercato altamente competitivo, ricavarsi degli spazi vitali di business non è così scontato, pertanto, sembrerebbe che la migliore carta per fronteggiare questa sfida è dettata dal prezzo. Infatti, è luogo comune pensare che il marketing oggi, sembra funzionare solo in relazione a qualcosa che risulti a metà prezzo.
Ma è davvero un’arma vincente per tutti i brands e per tutti i settori?
E la qualità che fine ha fatto?
Mi sembra che questa strategia possa fare da deterrente soprattutto se parliamo dei “best brands”.
Questa è la mia perplessità e vi spiego quali i possibili rischi:
- quello di perdere credibilità sul valore intrinseco al prodotto;
- quello di posizionarsi su un segmento più basso rispetto alla qualità;
- quello di generare una pretesa continua di sconto.
Dunque viene da sé, come questa nuova tendenza possa creare delle dinamiche di fidelizzazione molto deboli a discapito della qualità.
Ma allora quali le carte per conquistare un spazio ben posizionato per un brand che vuole mantenersi la qualità? e soprattutto come fidelizzare il target?
Credo che farsi conoscere al proprio target presentando e puntando sulla qualità del prodotto/servizio attraverso un marketing di relazione è la strada per chi vuole mantenere alto il valore del proprio Brand.
Come?
- mantenendo la promessa (in questo caso a garanzia della qualità);
- conoscendo bene il target di riferimento (facile a dirsi ma è un’impresa!);
- capendo quali sono i suoi gusti (anche questa è una bella sfida);
- ed infine…emozionarlo!
